Il gioco non è un “optional” nella nostra esistenza, i bambini quando giocano, giocano seriamente: il gioco è il lavoro del bambino.
Il bambino “afferra il mondo” che lo circonda, toccando, muovendo, prendendo, manipolando oggetti, giocattoli e tutto quanto gli sta attorno. Attraverso il gioco il bambino acquisisce esperienze sociali e materiali che determinano progressivamente enormi progressi nel suo sviluppo. Siccome il Minibasket è un gioco e non è la pallacanestro in miniatura, gli Istruttori devono conoscere, quando insegnano, quali sono le sue caratteristiche.
Il Minibasket è importante per la stabilizzazione dei movimenti e dei gesti e per la variazione dei movimenti: tutto ciò favorisce la creatività, che è la capacità inventiva (capacità di risolvere le situazioni-problema che di volta in volta sono presentate dall’Istruttore), che permette di riorganizzare le abilità apprese e di arrivare a forme nuove di comportamento o di movimento.
Il bambino giocando a Minibasket da solo o con gli altri, si “munisce” di un bagaglio cognitivo, intellettivo, mentale, motorio, emotivo, che sarà la base su cui costruirà successivamente abilità motorie complesse, attraverso l’educazione e lo sviluppo delle capacità motorie. Nel Minibasket deve essere permesso a tutti i bambini di avere delle idee, di provare, di capire e di commettere degli errori, per il bambino è un’attività seria per vivere bene e crescere meglio. In palestra i bambini devono giocare a palleggiare, tirare, passare, non devono assolutamente essere specializzati tecnicamente in modo precoce: c’è tempo dopo!